Gli Etruschi furono un popolo dell'Italia antica, di lingua non indoeuropea e di origine incerta, affermatosi in un'area denominata Etruria, corrispondente all'incirca alla Toscana, all'Umbria fino al fiume Tevere e al Lazio settentrionale.

 Furono coloro che costruirono il Cippo di Perugia.

LA SCOPERTA

Il cippo in travertino fu rinvenuto nel 1822 sul colle S. Marco, presso Perugia.

La base del cippo, più grossa e appena sbozzata, in origine doveva rimanere interrata: solo la parte rifinita e levigata sporgeva dal terreno, mostrando l’eccezionale iscrizione etrusca.

DESCRIZIONE

La tavola riporta 46 righe scritte in etrusco, e l'epigrafe è rimasta intatta in entrambi i lati.

La parte inferiore, più rozzamente scolpita, indica una probabile collocazione della base incastonata nel terreno.

Il testo riporta di un accordo tra le famiglie dei Velthina e degli Afuna, relativo alle modalità d'uso comune.

L’iscrizione etrusca, redatta nell’alfabeto usato nell’Etruria settentrionale interna e in particolare a Perugia tra il III e il II sec. a.C., si svolge da destra a sinistra per 24 righe sulla faccia principale, e prosegue per altre 22 righe sul fianco sinistro (secondo la stessa logica dell’andamento della scrittura etrusca).

PICCOLO ACCENNO SULLA LINGUA ETRUSCA

L'etrusco è una lingua che fu parlata e scritta dagli Etruschi. Era diffusa in diverse zone d'Italia: principalmente in Etruria (odierne Toscana, Umbria occidentale e Lazio settentrionale), ma anche in alcune aree della Pianura padana,  e in alcune zone della Campania.

TESTO NEL LATO A

Teurat tan-na larezu-l am-e vaχr.Lautn Velθina-š, ešt-la Afuna-s, slel eθ car-u tezan,fušler-i tesn-š tei-š Rašne-š ipa am-a hen.Naper χi-i Velthinaθur-aš ar-aš,perašcem-ul mlesc-ul, zuci enesc-i ep-l, tular-u.Aule-ši, Velθina-š Arzna-l, clen-ši,θi-i θi-l šcuna cen-u, epl=c feli=c Larθal-š Afuni-š,clen, θunχul θe fala-š.Χi=em fušl-e, Velθina hinθa cap-e, muni=cle-t, mas-u,naper šran=c tl, θi-i falš-ti.Veltina hut naper penez-š mas-u.Acnina cl-el Afuna, Velθina mler zin-ia.In temam-er cn-l Velθina zi-a šaten-e tesn-e,Eca Velθinaθur-aš taura hel-u tesn-e Rašn-e ce-i.Tesn-š tei-š Rašne-š χimθ, špel θuta šcu-na, Afuna men-a hen.Naper ci cn-l har-e ut-uš-e.

Cippo

TESTO LATO B

Velθina šatena zuci enesc-i ipa spelane-θi fulum-χva.spel-θi, rene-θi.Esta=c Velθina, acil-un-e, tur-un-e, šcu-n-e.Ze-a zuci enesc-i aθumi=cš.Afuna-š penθ-na am-a.Velθina, Afun[a]θur, un-i ei-n zeri, una cla θi-l θunχulθ-l.Iχ ca ceχa ziχ-uχ-e. Velθina šatena zuci enesc-i ipa spelane-θi fulum-χva.spel-θi, rene-θi.Esta=c Velθina, acil-un-e, tur-un-e, šcu-n-e.Ze-a zuci enesc-i aθumi=cš.Afuna-š penθ-na am-a.Velθina, Afun[a]θur, un-i ei-n zeri, una cla θi-l θunχulθ-l.Iχ ca ceχa ziχ-uχ-e.

TRADUZIONI

Arbitro conciliatore La(ris/rt) Resio (figlio di) L(art/ris) / È fatto un patto a due tra la famiglia Veltinia / (e) quella di Afonio, che stabilisca / per gli appezzamenti (di terreno) secondo il diritto / quello etrusco, quali sono qui le 12 / mappe della famiglia Veltinia, procedendo / e attraversando in profondità e in larghezza / per delibera di noi tre (1 Resio arbitro, 2 Afonio attore, 3 famiglia Veltinia convenuto) sul terreno delimitato. / Ad Aulo figlio di Veltinio (e) di Arsnia / (spetta come) mutua cessione il (terreno) equivalente / su (quello) produttivo di Lart Afonio. / Il figlio (Aulo è) d’accordo. / Dal cippo in basso tre quarti dell’appezzamento Veltinio / prende, presso il sepolcro, terreno esteso / mappe dodici per ciascun lato; presso il cippo / Veltinio cede terreno esteso circa / quattro mappe agli Afoni e Veltinia / Lersinia ci sta a queste cessioni. / Veltinio da vivo soddisferà / quest’obbligo. Della famiglia Veltinia / (è) propria la tomba secondo il diritto quello etrusco / <secondo il diritto quello etrusco>. Su tutta la cripta / custodia concede Afonio; qui dona tre / mappe (e) tratterà queste cose con cura.

Lavoro di: Binaglia Samuele, Nanni Lorenzo Giulio, Latterini Gabriele

Fonte:

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