Nell’abbigliamento femminile troviamo gonne, casacche, corpetti. Le calzature più comuni erano sandali, stivaletti alti e una caratteristica scarpa, di origine greco-orientale, con la parte anteriore a punta e rivolta verso l’alto. Il copricapo più diffuso era una calotta di lana, ma ne esistevano di molte fogge: a punta, conici, a cappuccio, a falde larghe.A volte,però,le donne sostituivano il cappello con un diadema di perle ; spesso identificavano l’appartenenza di coloro che li portavano ad una precisa classe sociale. A partire dal V secolo a.C. prevale l’uso di andare a capo scoperto. Pure dal V secolo a.C. gli uomini, che precedentemente usavano portare la barba, incominciarono a radersi il volto e tenere i capelli corti. Le donne ricorrevano alle più svariate acconciature: lunghi, spioventi, a coda, annodati o intrecciati dietro le spalle, in seguito lasciati cadere a boccoli sulle spalle, infine annodati a corona sul capo o raccolti in reticelle o cuffie.

L’abbigliamento era completato da gioielli di squisita fattura, orecchini, collane, bracciali, fibule, pettorali, nella cui produzione gli Etruschi erano maestri.