Gli etruschi a partire dal IV secolo a.c., gli Etruschi, adottare un nuovo metodo di sepoltura il sarcofago. Questo era inserito  dentro tombe sotterranee che venivano scavate nel tufo.

I Sarcofagi, di pietra, terracotta  o marmo erano  formati da più parti :

  • una cassa,
  • un coperchio.

La cassa

I lati della cassa, di forma rettangolare, erano decorati con cornici lisce.

I rilievi rappresentano scene di  battaglie, scene tratte dalla mitologia greca,  processioni etrusche  e scene di viaggio agli inferi.

A volte poggiavano su zampe quadrangolari.

I reperti più rappresentativi, si trovano principalmente a Tarquinia .

Il coperchio

Il coperchio delle casse del sarcofago poteva essere:

  • a doppio spiovente, che ricordava l'abitazione domestica
  • con la rappresentazione della figura del defunto stica

Inizialmente il defunto, sui coperchi,  veniva rappresentato sdraiato, quasi come ad un banchetto.

In molti dei coperchi, accanto al defunto appare la figura della moglie. L'usanza aveva lo scopo di ricreare attorno alla salma un ambienta familiare.

A  partire dalla seconda metà del IV sec. il defunto è rappresentato sdraiato  su un lato e coricato su una kline (letto formato da cuscini dove gli etruschi erano soliti banchettare).

Il defunto è sempre rappresentato come se stesse partecipando ad un banchetto. Il letto allo stesso tempo indica il luogo del banchetto e il letto funebre; uomo o donna che sia, indossa abiti curati e  gioielli ricchissimi, e in mano tiene gli attributi tipici: la patera per il vino nel caso di lui, il ventaglio o lo specchio nel caso di lei.

Le donne, in particolare, ostentano la ricchezza del loro ornamento: esibiscono bracciali, anelli, diademi, collane.

I sarcofagi etruschi più caratteristici, e che più hanno influenzato l’immaginario popolare, sono sicuramente quelli con la copertura a kline.

Venivano realizzati in pietra o terracotta. La cassa rappresenta il divano utilizzato per i banchetti, mentre il coperchio rappresenta l'immagine dei defunti.

Il Sarcofago più celebre è quello degli Sposi. Il sarcofago proviene da Cerveteri (importante città etrusca) è in terracotta e conteneva il corpo di una donna e di un uomo sepolti insieme.

La scultura raffigura una coppia di sposi sdraiata in un klìne, un letto ricoperto di stoffe, coperte  e cuscini , come se partecipassero ad un banchetto .

Gli sposi hanno le mani aperte come se si stessero scambiando qualcosa. Alcuni studiosi ritengono che si stessero scambiando delle uova in segno di buon augurio.

Entrambe le figure hanno i capelli lunghi, gli occhi allungati. La donna indossa un copricapo caratteristico e dei sandali ai piedi, mentre il marito presenta un barba lunga e appuntita.

Esistono due sarcopfagi degli sposi: uno a Roma al Museo nazionale etrusco di Villa Giulia a Roma e l'altro a Parigi al Museo del Louvre.

l Sarcofago dello Sperandio

Il sarcofago, che assume il nome dalla necropoli dello Sperandio, fu rinvenuto a Perugia nel 1843. Costruito in pietra nella zona di Chiusi .

Sul fronte della cassa è  rappresentato un  lungo corteo aperto da un giovane, al quale sono legati tre uomini con una fune al collo, probabilmente prigionieri; seguono due donne e quindi tre uomini affiancati da un cane domestico con collare e da due cavalli carichi. Chiudono  il corte altri personaggi maschili e un piccolo gregge di capre e bovini chiudono il corteo.

La scena, che è stata variamente interpretata, è probabilmente riconducibile al ritorno da un'impresa di guerra o da una razzia, come indicherebbe l'abbondante bottino

Lavoro di: Andrea Banella -Lorenzo Fuso-Lorenzo Nissim -Luca Pagliacci

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